Sono delle brutte giornate e ho pensieri negativi.
Non so nemmeno se arriverò a pubblicare questo post.
Il tutto è partito dal fatto che sto cercando
lavoro; ho mandato un po’ di curriculum in giro, ma non ho ricevuto nessuna
risposta. Di base credo che sia nella norma (sono passati solo 5 giorni), ma mi
demoralizza.
Probabilmente se contattassi Tizia che lavoro per
la Cooperativa X, domani avrei un colloquio, ma non voglio la spintarella.
Mi ha scatenato tanti pensieri questo mettermi in
moto a livello lavorativo.
Voglio veramente allontanarmi da casa e da Lele
per tot ore al giorno?
Sono disposta a lavorare negli orari in cui lui è
a casa dal nido?
Che lavoro vorrei fare realmente e
continuativamente?
Mi sono data delle risposte, ma quando ne parlo
con N lui mi dice che non mi devo preoccupare, al massimo vado a fare il primo
lavoro che c’è (faccia con occhi grandi come due palle da bowling).
Mi ci vedo al reparto pescheria della Coop, io che
odio solo l’odore.
O ad un call center, io che ci metto 3 giorni per
fare una chiamata.
O in un magazzino a spostare pesi, io che, dopo
aver portato su la spesa, devo stare seduta sul divano per 15 minuti.
E poi c’è il pensiero di un secondo figlio, che io
faccio e lui un po’ meno (c’è nei pensieri, ma in un anno imprecisato e in un
futuro sufficientemente lontano da farlo sbuffare se tiro fuori l’argomento). Se
inizio a lavorare, a meno che non mi vada di lusso, avrò un contratto a tempo
determinato, per cui comunque mi troverei punto a capo fra magari 2 anni.
Lavoro, rimango incinta, scade il contratto, non
me lo rinnovano perché il bimbo è piccolo, il bimbo è troppo piccolo per andare
al nido, quando ha l’età giusta io sono disoccupata per cui siamo in fondo alla
lista d’attesa e non credo che ci possa andare fatta bene anche una prossima
volta (Lele è entrato perché molti bimbi hanno rinunciato poiché era stata alzata
la retta), non riesco a trovarmi un lavoro perché non abbiamo i soldi per una
baby sitter, sto a casa un altro anno.
Sono un po’ schiacciata dai pensieri e non riesco
a muovermi.
Ora vado a letto con un pezzetto di preoccupazioni
lasciato nell'etere.
Ciao Julie, grazie per essere passata sul mio blog! Ti ho aggiunta tra i miei preferiti, così ci possiamo tenere in contatto.
RispondiEliminaCome sai sulla questione lavoro... ti capisco benissimo! Periodaccio per tutti, ma per chi "vuole" fare la mamma è ancora peggio.
Ti sono vicina!
Grazie Elisa! Mi fa molto piacere che tu ti sia iscritta e mi piace molto leggerti!
RispondiEliminaCiao julie, anche per me l'esperienza e' stata la stessa, ho perso il lavoro precario perche' incinta e non ho piu' trovato nulla, ora mi arrangio come posso ma sono felicissima di crescere mio figlio e viverlo in ogni istante...poi magari un giorno chissa'!...bello il tuo blog...intenso, mi piace.
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