domenica 18 settembre 2011

T day a Bologna


Una settimana fa ci è arrivato via mail, da degli amici, l’invito a partecipare al T Day.
Non sapevo proprio che cosa fosse, anche perché noi abitiamo in provincia di Ferrara, per cui alcune notizia non superano la coltre di nebbia o le paludi che ci circondano!
Il T day è la chiusura di 3 strade principali nel cuore di Bologna (Via Ugo bassi, Via Rizzoli e Via dell’Indipendenza), che appunto formano una T e la conseguente apertura ai soli pedoni o ciclisti, rolleristi, sketers, ecc., per un weekend intero.
È una prova per vedere se chiudere il centro sempre, qualche volta, in occasioni particolari oppure mai. Il centro era pieno di artisti, di gruppi musicali, di piano bar, di concerti, i negozi erano tutti aperti e qualcuno fino a sera inoltrata (alle 21:30, quando noi abbiamo lasciato il centro, molti negozi erano ancora aperti).
Per chi come me ha vissuto una vita a Bologna, ha passato gli anni dell’università a scontrarsi con pedoni sotto i portici, inveire contro i motociclisti che passano dappertutto, rischiare la morte per aver messo un piede giù dal marciapiedi in una zona senza strisce pedonali, quello di ieri sembrava un sogno.
Era pieno di gente normale (no punk abbestia, gente strafatta o ubriaca e niente offerte di bici o Maria), bambini, gente in bici, bella musica e sembrava una mega festa.
Insomma abbiamo passato una bella serata e siamo andati via a malincuore, ma Lele era stanco e non volevamo tirare la corda.
Lui è rimasto affascinato da uno spettacolo con due artisti comici. Lo ha visto tutto dalle spalle del papi che se si ruotava un attimo per dirmi qualcosa o per guardarsi intorno veniva “sgridato” dall’alto “Papi, no vedo”.
L’evento è ancora in atto ma credo che stia piovendo anche lì, però, se qualcuno non sa cosa fare e considerando che Bologna è famosa anche per i portici, consiglio di fare un giro, anche solo per compilare il questionario e dire che è una bella iniziativa da non lasciare isolata.
Insomma W il TDAY!!!!

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