martedì 18 ottobre 2011

“Ah, è veo!”


Sono in fase innamoramento di mio figlio. Certe volte lo guardo e mi commuovo all’idea che è proprio mio figlio, è stato nove mesi nella mia pancia, mi ha donato un parto meraviglioso, mi ha guardato con uno sguardo pieno di infinito quando mi è stato dato fra le braccia, mi ha dato la fatica di diventare mamma, ma altrettanta gioia, mi ha dato notti intense, ma giornate piacevolissime e ora mi sta donando tanti discorsi e intuizioni.

La frase che ripete più spesso è proprio quella che dà il titolo al post e che tradotta in italiano è “Ah, è vero!”.

Io: “Non uscire, aspettami! Fuori, fa freddo, mettiti la giacca!”
Lele: “Ah, è veo! Zacca!” (Trad. Ah, è vero! Giacca!”).

Io: “ E’ pronta la pappa!”
Lele: corre in cucina e di mette sulla sedia
Io: “Prima di mangiare cosa bisogna fare?”
Lele: “Ah, è veo! Pipì vate, mani” (trad. Ah, è vero! Pipì nel water e lavarsi le mani).

Questa espressione mi fa morire dal ridere perché lo fa sembrare un bambino grande e mi stavo chiedendo da dove l’avesse presa, così ho iniziato ad ascoltare meglio tutte le persone con cui ha a che fare. Nessuna lo dice! Ho pensato forse qualche bimbo a scuola, ma parlano tutti circa come lui.
Insomma, ascolta e riascolta, pensa che ti ripensa, indovinate un po’ chi lo dice spesso?
IO!!! E non me ne sono accorta fino a ieri mattina, quando lui mi ha indicato un’auto e mi ha detto “Nonno!” e io gli ho risposto “Ah, è vero! Sembra proprio la macchina del nonno Giuseppe!”. Poi lui mi dice “Nonno Ico, papà!” (trad. “Nonno Enrico, è a lavorare con papà!”) e io gli dico. “Ah, è vero! Il nonno Enrico è proprio con papà!”.
Passano 10 secondi e inizio a ridere: finalmente mi sono resa conto che sono io ad averglielo “insegnato”!
Chissà quante cose che dico e che faccio, vengono assimilate da lui e riproposte.
Per ora fanno ridere, ma quando inizierà a lasciare i suoi vestiti in giro, a spazientirsi in fretta, ad offendersi e a mettere il muso, mi sa che mi metterò a piangere!!!

3 commenti:

  1. Mi hai fatto commuovere! Che bello rendersi conto di quanto diamo alle altre persone. E immagino che con un figlio questo sia ancora più forte!

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  2. Mi sono proprio resa conto della grande responsabilità che ho nei suoi confronti. Prima era intrinseca nella sua cura quotidiana, ora che è più autonomo è proprio in ciò che sono e faccio.

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  3. Che bello questo post! E' proprio vero, quante cose gli passiamo senza neanche rendercene conto... e non sempre sono cose positive! :) Infatti mia figlia, sì le piace leggere, è molto artistica, scrive storielle e disegna, ma è anche molto disordinata, è distratta, con la testa fra le nuvole, urla e dice qualche parolaccia... ma poche però eh! :)

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