lunedì 10 ottobre 2011

Storie di ordinaria follia

Il risveglio qui sta diventando un delirio. L’orario solitamente è lo stesso e le dinamiche non si discostano molto: ore 7, Lele si tira giù dal suo letto e viene nel nostro (se è già nel nostro, chiaramente questa parte salta!) dopo aver saltellato addosso a me e aver tirato qualche calcio al papà, scende dal lettone e si dirige verso il resto della casa.
A questo punto io cerco di cogliere i rumori e cerco di capire dov’è e cosa sta combinando.
Il papà si gira da una parte e si riaddormenta fra un suono di sveglia ed un altro.
Quando lo vado a cercare ho sempre delle belle sorprese: o ha tirato fuori tutte le padelle dal cassettone e cerca di impilarle una sull’altra, o sta mangiando qualche avanzo della sera precedente che non si sa bene dove abbia ritrovato, o ha rovesciato aceto balsamico mentre faceva i travasi (N.B. non lasciare mai l’oliera sul tavolo con il proposito di “la pulisco e la metto via domani”), o ha tirato fuori tutte le candeline dell’Ikea dal cassetto del soggiorno, ecc.
Faccio un bel sospirone e inizio a proporre tutto quello che c’è in casa per fare colazione e lui dice No a tutto. Solitamente ridico tutto da capo e a volte un Sì lo trovo. Spesso non succede, invece, allora gli dico che non so cosa dargli e inizio a prepararmi.
Lele inizia a piangere e mi segue e comincia a dire “Mamma, oazione” (trad. colazione) e mi dice cosa vuole. Glielo preparo e vado a vestirmi.
Finita la colazione bisogna vestirsi e qui inizia una sorta di balletto: preparo le cose in bagno, cerco di attirarlo lì e inizio a spogliarlo, una volta nudo e mentre io cerco di mettere in qualche luogo sicuro il pannolino puzzolente, lui scappa.
Lo vado a recuperare, ma lui nel frattempo ha perso le ossa , cioè diventa tutto molle e fai una fatica immane a tenerlo in braccio. Cerco di riportarlo in bagno, ma quando lo appoggio per terra, riacquista la capacità motoria e scappa di nuovo. Allora, prendo i vestiti e lo seguo, cerco di vestirlo mentre si arrampica sul letto, si nasconde dentro l’armadio, si infila dietro il tavolo della cucina.
Finita quest’operazione, io sono incavolata come una iena e puzzo come una capra (con tutto il rispetto per entrambi gli animali).
Alle 9 finalmente siamo al nido e io sono stanca come se fossero già le 9 di sera.
Non ho ancora trovato un modo efficiente per fare tutto questo in serenità. Anche perché TUTTE le mattine la storia si ripete e non sto esagerando.

Naturalmente nelle retrovie avete intravisto mio marito che tranquillamente si tira giù dal letto, fa la doccia, dice un assonnato “Ascolta la mamma” a Lele, si fa fare il caffè, mangia qualcosa, mi dà un bacio, dà un bacio a Lele e mi dice “Sei sempre incazzata alla mattina”. O__O

3 commenti:

  1. Ahahaha! Mi hai fatto troppo ridere con questo racconto (anche se non credo che tu rida poi tanto al mattino!)
    Una mia amica diceva che gli uomini sono utili solo per aprire i barattoli e prendere gli oggetti posizionati troppo in alto... effettivamente... ;-)

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  2. Quando succede non rido molto, ma quando ho riletto il post prima di pubblicarlo mi sono messa a ridere anche io!!! Ad onor del vero, stanotte per esempio si è alzato lui 2 o 3 volte per Lele nonostante avesse mal di testa, per cui non mi posso lamentare troppo ;-)

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  3. HAHAHA gli uomini son tutti uguali! Anche mio marito quando torna a casa la sera, stanco poverino non lo metto in dubbio, mi dice "ma sei sempre incazzata?" eccheccavolo sì! E ora anche di più! Vorrei vedere lui tutto il giorno dietro a mostriciattoli urlanti e piangenti e che non ne vogliono sapere di fare anche solo una cosa di quello che gli dici! Ehh!
    Comunque bel post, mi sono stancata anch'io a leggerlo! ;) E il tuo bimbo deve essere davvero una sagoma!

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