Il
risveglio qui sta diventando un delirio. L’orario solitamente è lo stesso e le
dinamiche non si discostano molto: ore 7, Lele si tira giù dal suo letto e
viene nel nostro (se è già nel nostro, chiaramente questa parte salta!) dopo
aver saltellato addosso a me e aver tirato qualche calcio al papà, scende dal
lettone e si dirige verso il resto della casa.
A
questo punto io cerco di cogliere i rumori e cerco di capire dov’è e cosa sta
combinando.
Il
papà si gira da una parte e si riaddormenta fra un suono di sveglia ed un
altro.
Quando
lo vado a cercare ho sempre delle belle sorprese: o ha tirato fuori tutte le
padelle dal cassettone e cerca di impilarle una sull’altra, o sta mangiando
qualche avanzo della sera precedente che non si sa bene dove abbia ritrovato, o
ha rovesciato aceto balsamico mentre faceva i travasi (N.B. non lasciare mai
l’oliera sul tavolo con il proposito di “la pulisco e la metto via domani”), o
ha tirato fuori tutte le candeline dell’Ikea dal cassetto del soggiorno, ecc.
Faccio
un bel sospirone e inizio a proporre tutto quello che c’è in casa per fare
colazione e lui dice No a tutto. Solitamente ridico tutto da capo e a volte un
Sì lo trovo. Spesso non succede, invece, allora gli dico che non so cosa dargli
e inizio a prepararmi.
Lele
inizia a piangere e mi segue e comincia a dire “Mamma, oazione” (trad.
colazione) e mi dice cosa vuole. Glielo preparo e vado a vestirmi.
Finita
la colazione bisogna vestirsi e qui inizia una sorta di balletto: preparo le
cose in bagno, cerco di attirarlo lì e inizio a spogliarlo, una volta nudo e
mentre io cerco di mettere in qualche luogo sicuro il pannolino puzzolente, lui
scappa.
Lo
vado a recuperare, ma lui nel frattempo ha perso le ossa , cioè diventa tutto
molle e fai una fatica immane a tenerlo in braccio. Cerco di riportarlo in
bagno, ma quando lo appoggio per terra, riacquista la capacità motoria e scappa
di nuovo. Allora, prendo i vestiti e lo seguo, cerco di vestirlo mentre si
arrampica sul letto, si nasconde dentro l’armadio, si infila dietro il tavolo
della cucina.
Finita
quest’operazione, io sono incavolata come una iena e puzzo come una capra (con
tutto il rispetto per entrambi gli animali).
Non
ho ancora trovato un modo efficiente per fare tutto questo in serenità. Anche
perché TUTTE le mattine la storia si ripete e non sto esagerando.
Naturalmente
nelle retrovie avete intravisto mio marito che tranquillamente si tira giù dal
letto, fa la doccia, dice un assonnato “Ascolta la mamma” a Lele, si fa fare il
caffè, mangia qualcosa, mi dà un bacio, dà un bacio a Lele e mi dice “Sei
sempre incazzata alla mattina”. O__O
Ahahaha! Mi hai fatto troppo ridere con questo racconto (anche se non credo che tu rida poi tanto al mattino!)
RispondiEliminaUna mia amica diceva che gli uomini sono utili solo per aprire i barattoli e prendere gli oggetti posizionati troppo in alto... effettivamente... ;-)
Quando succede non rido molto, ma quando ho riletto il post prima di pubblicarlo mi sono messa a ridere anche io!!! Ad onor del vero, stanotte per esempio si è alzato lui 2 o 3 volte per Lele nonostante avesse mal di testa, per cui non mi posso lamentare troppo ;-)
RispondiEliminaHAHAHA gli uomini son tutti uguali! Anche mio marito quando torna a casa la sera, stanco poverino non lo metto in dubbio, mi dice "ma sei sempre incazzata?" eccheccavolo sì! E ora anche di più! Vorrei vedere lui tutto il giorno dietro a mostriciattoli urlanti e piangenti e che non ne vogliono sapere di fare anche solo una cosa di quello che gli dici! Ehh!
RispondiEliminaComunque bel post, mi sono stancata anch'io a leggerlo! ;) E il tuo bimbo deve essere davvero una sagoma!